Il brevetto risale al 22 settembre 1914, in quel periodo la Ford stava dando l'avvio alla produzione della Ford Model T, rivoluzionando il mercato automobilistico con la prima auto costruita in grande serie. La teoria economica del Taylorismo prendeva piede, e con questa la trasformazione sociale che ne conseguì.
Il taylorismo introduceva nuovi canoni di produttività, ridefinendo in parte il ruolo del lavoratore e aprendo questioni di natura umana e sociale. Da una parte, la nuova classe operaia si ribellava a queste dinamiche coniando il termine dispregiativo di fordismo.
Dall'altra si faceva il primo passo verso la produzione in massa di autovetture che potessero essere alla portata dei ceti meno abbienti.
Dal punto di vista culturale, almeno in italia, l'automobile può essere associata al movimento del futurismo ,inoltre, l'auto ha attraversato tantissime pagine di letteratura italiana del Novecento. È stata una rivoluzione nella tecnica e nella vita quotidiana, lo è stata anche nella lingua, nei romanzi, nella poesia. Basti pensare che all’inizio di questa storia il termine automobile era usato al maschile, ed era un aggettivo.Intorno al 1890 la parola automobile comincia a diventare un sostantivo, ma viene usato sempre al maschile anche da Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del futurismo del 1909 nel quale la definizione di automobile è addirittura quella di un’opera d’arte.
I luoghi d'origine di questo brevetto sono i dintorni di Los Angeles, infatti il titolare di questo brevetto ne fu anche sindaco. Li infatti esercitava la professione di avvocato con la specializzazione in registrazione di brevetti.
Il taylorismo introduceva nuovi canoni di produttività, ridefinendo in parte il ruolo del lavoratore e aprendo questioni di natura umana e sociale. Da una parte, la nuova classe operaia si ribellava a queste dinamiche coniando il termine dispregiativo di fordismo.
Dall'altra si faceva il primo passo verso la produzione in massa di autovetture che potessero essere alla portata dei ceti meno abbienti.
Dal punto di vista culturale, almeno in italia, l'automobile può essere associata al movimento del futurismo ,inoltre, l'auto ha attraversato tantissime pagine di letteratura italiana del Novecento. È stata una rivoluzione nella tecnica e nella vita quotidiana, lo è stata anche nella lingua, nei romanzi, nella poesia. Basti pensare che all’inizio di questa storia il termine automobile era usato al maschile, ed era un aggettivo.Intorno al 1890 la parola automobile comincia a diventare un sostantivo, ma viene usato sempre al maschile anche da Filippo Tommaso Marinetti nel suo Manifesto del futurismo del 1909 nel quale la definizione di automobile è addirittura quella di un’opera d’arte.
I luoghi d'origine di questo brevetto sono i dintorni di Los Angeles, infatti il titolare di questo brevetto ne fu anche sindaco. Li infatti esercitava la professione di avvocato con la specializzazione in registrazione di brevetti.
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